Morgan suona De André per il Teatro Persio Flacco

Una domenica all’insegna della musica, ma non solo. Lo scorso 17 dicembre, come era stato annunciato, è stata presentata la nuova stagione teatrale del Teatro Persio Flacco. Una stagione che parla di concertistica, ma anche di prosa, danza e opera lirica. Ad inaugurare il nuovo futuro del Teatro, Morgan.

Già quanche ora prima dell’inizio dell’esibizione qualcuno inizia ad arrivare. C’è chi guarda furtivamente dentro il Teatro dalla porta d’ingresso appena accostata, chi si informa “tanto per sapere” a che ora è meglio venire per prendere posto e qualche audace sincero che, con dei fiori in braccio, chiede se l’artista è già arrivato.
Inizia la serata. Viene annunciata la stagione, si presentano gli spettacoli. Il sipario è già aperto, fin dall’inizio, e sul palco troneggia il pianoforte.

Morgan entra in scena accompagnato dal violinista Valentino Corvino, già suo collaboratore nella realizzazione dell’album Canzone dell’appartamento del 2003 e durante il gigantesco progetto di Non al denaro non all’amore né al cielo uscito nel 2005; un disco completamente composto di cover dei brani contenuti nell’omonimo lavoro di De André, intriso di rara fedeltà e rispetto artistico.

Ed è proprio con De André che si apre il primo appuntamento della rassegna musicale Thè Concerto. Morgan siede al piano ma non inizia subito a suonare. Parla con il pubblico, lo interpella e in un certo senso lo porta con sé sul palco. Si parla di musica e di Edgar Lee Maters leggendo brani tratti dall’Antologia di Spoon River. Quella a cui si assiste è a tutti gli effetti una lezione, scevra di qualsiasi impacciata rigidità formale, ma leggera, ariosa, positivamente “popolare”.

Poi inizia la musica, Dormono sulla collina, Un Matto, Il suonatore Jones, Un Giudice. Sul pianoforte una pila di fogli scomposti, gli spartiti, ma Morgan va a memoria, e lo dichiara a chi lo sta ascoltando, consapevole che chi sta suonando in quel momento con lui sul palco, Corvino, è una certezza.

La serata termina con l’apericena della Dolceria del Corso allestito nelle sale dipinte di blu del Ridotto del teatro. Un saluto ma anche un ringraziamneto da parte dell’Accademia dei Riuniti e del suo Presidente Luciano Nesi ai numerosi spettatori presenti per l’occasione in teatro.

Per informazioni relative ai nuovi appuntamenti visitate questo sito o scirvete a ufficio.stampa@teatropersioflacco.it.

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2.1.2018
 

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